mercoledì 22 gennaio 2014

LE COLONIE FELINE TUTELATE DALLA LEGGE!



LEGGE 14 agosto 1991, n. 281 

Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del 
randagismo 

Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 203 del 30 agosto 1991 

IN RIFERIMENTO ALLE COLONIE FELINE

7. È vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà. 8. I gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall'autorità sanitaria 
competente per territorio e riammessi nel loro gruppo. 
9. I gatti in libertà possono essere soppressi soltanto se gravemente malati o 
incurabili. 
10. Gli enti e le associazioni protezioniste possono, d'intesa con le unità 
sanitarie locali, avere in gestione le colonie di gatti che vivono in libertà, 
assicurandone la cura della salute e le condizioni di sopravvivenza. 
11. Gli enti e le associazioni protezioniste possono gestire le strutture di cui al 
comma 1 dell'articolo 4, sotto il controllo sanitario dei servizi veterinari 
dell'unità sanitaria locale. 




martedì 21 gennaio 2014

Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati


MINISTERO DELLA SALUTE 

ORDINANZA 10 febbraio 2012 

Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi
avvelenati. (12A02888) 


vai alla legge


lunedì 20 gennaio 2014

LA VILLA DEGLI ORRORI A PIOPPO



Una villa abbandonata
Un vicino forse infastidito?
Una strage di 13 cani!

Questa è Monreale...


domenica 19 gennaio 2014

IL VERGOGNOSO CANILE DI PALERMO!



A Marzo del 2010 è cominciato il protocollo d'intesa tra Canile e le Associazioni animaliste di Palermo: OIPA, LIDA, ENPA e ADA. Si è cominciato a sperare che le cose cambiassero veramente, che finalmente con l'intervento dei volontari animalisti il Canile sarebbe rinato, che avrebbe svolto il suo ruolo in modo efficiente e coordinato. Purtroppo non è così, non è bastato l'intervento dei volontari, non è bastato il loro ruolo di controllo. 
Così la situazione del Canile Municipale di Palermo ha continuato la sua disastrosa caduta verso il baratro!!!

Non possiamo permetterlo, non solo come animalisti, volontari, ma anche come cittadini che hanno il diritto di difendere i loro amici a 4 zampe. L'unica struttura pubblica che dovrebbe permettere degenze, sterilizzazioni, cure, ricoveri è ormai al collasso e non basta più il lavoro dei volontari che ogni giorno sono costretti ad avere a che fare con un'amministrazione inesistente e menefreghista! Dove vanno a finire i soldi che di diritto sono per la cura degli animali d'affezione di Palermo? Che fine ha fatto l'anagrafe canina ferma al 2010? Dove sono i controlli per la microchippatura? E dove ci si può informare per conoscere i diritti e i doveri di noi cittadini? Nessun organo competente sembra interessarsi a questo problema e la situazione degenera, si complica, fino ad arrivare ad un punto di non ritorno. L'ultima novità, i cani del canile senz'acqua!!! Situazione preceduta da una ben peggiore: la quarantena per leptospirosi!!! E' ora che il cittadino sappia, si informi, si indigni e si smuova perchè da sole le Associazioni Animaliste non possono farcela! Hanno bisogno di tutti noi!!!
Per questo vi chiediamo di diffondere questa e-mail qui di seguito pubblicata e di spedirla agli indirizzi dedicati. Non finirà mai e andrà sempre peggio se noi cittadini non saremo i primi ad avere il coraggio di denunciare l'inoperosità del Comune nei confronti dei nostri amici!

LETTERA DA DIFFONDERE

Palermo è al collasso!!!


Non sono applicate le norme nazionale e regionale in canile dunque non vi è reale tutela per gli animali, cani trovati vaganti non vengono tenuti in osservazione sanitaria obbligatoria ma sono ceduti in adozione pressocchè istantanea , si farfugliano diverse tempistiche , mentre la legge è chiara e lampante , 30 giorni minimo !
Non si fanno multe , non esistono organi di polizia con lettore microchip e nessuno preme 
obbliga chi è inottemperante .
Ci sono cittadini che prendono animali vaganti (grazie al loro buon cuore certo…) ma è reato!è compito di operatori specializzati e pagati , quindi per questi cani non c’è tracciabilità delle adozioni , e di loro non si cerca il padrone.

L’ anagrafe canina informatizzata che doveva essere resa attiva funzionale è inesistente perché ferma al 2010
Cani di ogni eta’ e branchi sono dislocati ovunque in zone urbane e rurali che continuano a incrementare il numero dei randagi
Il servizio di cattura cani con reperibilità’ …emerito sconosciuto
Sterilizzazione :devono passare diverse settimane…ma gli animali non si sdraiano certo ad aspettare, si accoppiano e prolificano
Se si segnalano cagne da sterilizzare poi viene chiesto al cittadino di offrire degenza post-operatoria …la situazione è drammatica …
Non esistono guardie zoofile attive autorizzate non è stato concessa documentazione prefettizia da chi ha gia’ seguito un corso
Ci sono dei contenziosi che ledono cittadini e loro cani…ma nessuno offre aiuto concreto con assistenza giuridica
È il comune che deve provvedere alla vigilanza e controllo sugli adempimenti previsti dalla Legge nazionale e regionale, garanti sono le Associazioni protezionistiche o animaliste iscritte all’ Albo regionale della convenzione che operano all’ interno della struttura canile sanitario municipale ma tutto cio’ è fuori controllo
come cittadina scrivo per segnalare il totale dissesto a tutto scapito degli animali sul territorio e di chi ci abita.
NOME COGNOME

INDIRIZZI

tutela.animale@sanita.it

urp_segrgen@regione.sicilia.it

 sindaco@comune.palermo.it

segreteria@leolucaorlando.it
prefettura.palermo@interno.it

prefetto.pref_palermo@interno.it

segreteriaorlando@gmail.com

igienesanita@comune.palermo.it

canilemunicipale@comune.palermo.it

vetigiene@ausl6palermo.org

rgs@rgs.fm

redazione@geapress.org

palermo@repubblica.it

segreteria.redazione@gds.it

quotidiani@rcs.it

segreteria@ngweb.it

lettere@lastampa.it

larepubblica@repubblica.it

prefettura.palermo@interno.it

prefetto.pref_palermo@interno.it

segreteriaorlando@gmail.com

igienesanita@comune.palermo.it

Vi chiediamo di darci conferma della spedizione così da sapere quantificare il numero della email spedite.
inserite priorità alta e nell'oggetto avviso urgente importante segnalazione

CITTA' DI PALERMO

.
CARTA COMUNALE SULLA TUTELA DEGLI ANIMALI


Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale


PREMESSA
Considerato che ogni animale ha dei diritti;
considerato che il disconoscimento e il disprezzo di questi diritti hanno portato e continuano a portare l' uomo a commettere crimini contro la natura e contro gli animali;
considerato che il riconoscimento da parte della specie umana del diritto all'esistenza delle altre specie animali costituisce il fondamento della coesistenza delle specie nel mondo;
considerato che genocidi sono perpetrati dall' uomo e altri ancora se ne minacciano;
considerato che il rispetto degli animali da parte degli uomini è legato al rispetto degli uomini tra loro;
considerato che l'educazione deve insegnare sin dall'infanzia a osservare, comprendere, rispettare e amare gli animali.


SI PROCLAMA:


Articolo 1
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza.


Articolo 2
a) Ogni animale ha diritto al rispetto; b) l'uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali; c) ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell'uomo.


Articolo 3
a) Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli; b) se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, nè angoscia.


Articolo 4
a) Ogni animale che appartiene a una specie selvaggia ha il diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi; b) ogni privazione di libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto.


Articolo 5
a) Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell'ambiente dell' uomo ha diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie; b) ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall'uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.


Articolo 6
a) Ogni animale che l'uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua naturale longevita'; b) l'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.


Articolo 7
Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata e intensità di lavoro, ad un'alimentazione adeguata e al riposo.

Articolo 8
a) La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i diritti dell' animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale, sia di ogni altra forma di sperimentazione; b) le tecniche sostitutive devono essere utilizzate e sviluppate.


Articolo 9
Nel caso che l'animale sia allevato per l'alimentazione deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà' e dolore.


Articolo 10
a) Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell' uomo; b) le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità dell'animale.


Articolo 11
Ogni atto che comporti l'uccisione di un animale senza necessità è un biocidio, cioè un delitto contro la vita.


Articolo 12
Ogni atto che comporti l'uccisione di un gran numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto contro la specie; b) l'inquinamento e la distruzione dell'ambiente naturale portano al genocidio.


Articolo 13
a) L'animale morto deve essere trattato con rispetto; b) le scene di violenza di cui gli animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell'animale.

Articolo 14
a) Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo; b) i diritti dell' animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell'uomo.

[ Traduzione italiana di Laura Girardello ]

Lo spirito della D. U. D. A.

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell' Animale è stata proclamata il 15 ottobre 1978 presso la sede dell'UNESCO a Parigi. Il suo testo è stato redatto, nel corso di riunioni internazionali, da personalità appartenenti al mondo scientifico, giuridico e filosofico e alle principali associazioni mondiali di protezione animale. Tale Dichiarazione costituisce una presa di posizione filosofica riguardo ai rapporti futuri tra la specie umana e le altre specie. All'alba del XXI secolo essa propone infatti all'uomo le norme di un' ETICA che dovrebbe essere fermamente e chiaramente espressa nel mondo attuale, già così turbato, minacciato di distruzione e nel quale violenza e crudeltà esplodono in ogni istante.
L' EGUALITARISMO della "Dichiarazione" deve essere ben compreso: l'affermazione dell'art. 1: "Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all'esistenza "non esprime un'eguaglianza di fatto tra le specie,ma un'eguaglianza di diritti,non nega cioè le evidenti differenze di forme e di capacità esistenti tra gli animali, ma afferma il diritto alla vita di tutte le specie nel quadro dell'EQUILIBRIO NATURALE.
L' uomo, nel corso del tempo, ha stabilito un codice di diritti relativi alla propria specie; ma, nei confronti dell'universo, non dispone di alcun particolare diritto. L'uomo è, in effetti, una delle specie animali terrestri, e una delle più recenti comparse sulla terra. La Vita non appartiene alla specie umana, l'uomo non è nè il creatore nè il detentore; la vita appartiene tanto all'insetto che al pesce, tanto al mammifero che all'uccello.
L' uomo ha invece creato nel mondo vivente una gerarchia arbitraria che non esiste in natura, tenendo conto solamente della propria utilità.
Questa gerarchia antropocentrica ha condotto allo SPECISMO, che consiste nell'adottare un atteggiamento differente secondo le specie, nel distruggerne alcun proteggendone altre, nel dichiarare che certe specie sono "utili", altre "nocive", o "crudeli". Per causa dello SPECISMO alcuni proteggono il cane e il gatto, mentre non si preoccupano degli animal selvatici imprigionati negli zoo, oppure proteggono le aquile e perseguitano le talpe.
Per specismo si è riservata "l'intelligenza" all'uomo e si è concesso "l'istinto" all'animale. Lo specismo ha anche indotto l'uomo a ritenere che l'animale non soffrisse come lui, per poterlo usare e sfruttare Come il "razzismo", che nega a certi uomini quei diritti che altri uomini si attribuiscono, si può definire un CRIMINE CONTRO L' UMANITA', così lo "specismo", che stabilisce una gerarchia di diritti nel mondo, è un CRIMINE CONTRO LA VITA .
I principi della "Dichiarazione" aiutano l' umanità a ritrovarsi in armonia con l'universo. Non hanno certamente lo scopo di far regredire l'uomo alla vita primitiva, ma tendono a indurlo al RISPETTO PER LA VITA , perchè l' uomo ha il DOVERE, per il bene di tutta la COMUNITA' BIOLOGICA alla quale APPARTIENE e dalla quale DIPENDE, di rispettare la Vita in tutte le sue forme.
La D.U.D.A. proponeva nel 1978 regole di comportamento umano nei vari settori in cui l'uomo si incontra e/o si scontra con la natura e gli animali:
- rispetto per gli habitat e per gli animali selvatici (quindi rinuncia o riduzione di caccia e pesca);
- rinuncia all'uso di animali per divertimento o pseudocultura (zoo e circhi);
- rinuncia all'addomesticamento autoritario di alcune specie:
a) per fini alimentari (allevamenti intensivi, trasporti, macellazioni)
b) per fini commerciali e sportivi (cani, gatti, cavalli e altri animali)
c) per l'abbigliamento (animali da pelliccia);
- rinuncia all'uso di animali per la ricerca biomedica, industriale, cosmetica, didattica,ecc.;
- rinuncia ai maltrattamenti, alle crudeltà, agli abbandoni di animali domestici;
- rinuncia all'uso, alla tortura, all'uccisione di animali a scopi di divertimento (corride, combattimenti di cani, rodei, corse, feste sadiche, ippica)
L' ETICA BIOLOGICA della "Dichiarazione" non ha certo lo scopo di far dimenticare la lotta contro la miseria dell'uomo, contro la fame, la guerra, la tortura, l'egoismo, ma induce l'umanità a ritrovare il suo posto tra le specie viventi e ad integrarsi in un nuovo equilibrionaturale,condizione fondamentale per la propria sopravvivenza .
Ciò significa che la specie umana deve modificare il suo modo di pensare per rinunciare progressivamante alla sua attitudine antropocentrica, come ad ogni comportamento zoolatrico, per adottare un comportamento BIOCENTRICO fondato sulla tutela della Vita. In questo senso la Dichiarazione universale dei diritti dell'animale è una tappa importante della cultura umana.

Significato ecologico del documento

Alla luce dei più recenti studi della moderna biologia la "Dichiarazione" propone le norme di un' etica fondata sul diritto all'esistenza di tutte le specie, nel quadro dell'equilibrio naturale. Ne deriva per l'uomo il dovere di rispettare la Vita in tutte le sue forme nel rispetto dell'UNITA' e, al tempo stesso, della DIVERSITA' degli esseri viventi; ne deriva ancora l'impegno ad una lotta pacifica ma ferma per ridurre ed eliminare la sofferenza, la tortura, la distruzione nell'ambito della comunità biologica a cui l'uomo appartiene e dalla quale dipende.
Ogni specie, ogni individuo contribuisce, con la sua originalità, ad assicurare la stabilità dinamica della biosfera e dunque la sopravvivenza di tutti i suoi componenti. Ogni specie, ogni individuo possiede dunque DIRITTI NATURALI ad un'esistenza degna. La specie umana ha invece iniziato un'autoritaria gestione dell'economia biologica, gestione che è assicurata da una continua gerarchizzazione delle specie e degli individui, riferita esclusivamente alle possibilità di un gruppo culturale usato come unità di misura.
L'addomesticazione totalitaria della Natura da parte dell'uomo è avvenuta a prezzo di sofferenze, distruzioni e uccisioni di specie ed individui fino a minacciare d'esitinzione l'Evoluzione e l'esistenza di tutta la biosfera.
Poichè l'uomo ha superato il limite oltre il quale l'equilibrio naturale può essere definitivamente sconvolto, con danno irreversibile anche per la specie umana, è necessario limitare quei diritti sul mondo che l'uomo si è sconsideratamente arrogato.
Tale documento è quindi una proposta operativa per un impegno di vita che si realizzi nel rifiuto del consumismo, dello spreco, dello sfruttamento e nella gestione equa delle risorse, nella scelta di beni essenziali nel rispetto dell'equilibrio biosferico sia nel settore produttivo che in campo scientifico, culturale e del tempo libero.
Sul piano giuridico la Dichiarazione indica una strada per il riconoscimento e la tutela dei diritti dell'animale considerato non in relazione al possesso,all'affetto o all'utile ecologico dell' uomo, ma come soggetto, individuo, portatore di interessi vitali.
La Dichiarazione universale dei diritti dell'animale, redatta dalla Lega internazionale dei diritti dell'animale, è stata presentata a Bruxelles il 26 gennaio 1978 e sottoscritta da personalità del mondo filosofico, giuridico e scientifico; successivamente è stata proclamata a Parigi presso la sede dell'UNESCO, il 15 ottobre 1978, presenti Remy Chauvin, etologo e scrittore, Alfred Kastler, premio Nobel per la fisicia, S.E. Hamza Boubakeur, rettore dell' Istituto Mussulmano della Moschea di Parigi, il prof. Georges Heuse.

La delegazione italiana era costituita dalla dr. Laura Girardello, dal dr. Giovanni Peroncini, dal prof. Mario Girolami e dalla prof. Clara Genero.